Dietro ogni prodotto finito che il cliente chiede di realizzare ci sono moltissime fasi iniziali e processi intermedi che si susseguono, uno in funzione dell’altro, come una ricetta da seguire passo dopo passo e che ha regole ben precise. In Arti Grafiche Reggiani, azienda cartotecnica di Ozzano dell’Emilia, la fase di pre-stampa è alla base di tutto il processo produttivo e da questa dipende la riuscita di tutte fasi di lavorazione successive. Il team che lavora nell’ufficio grafico, infatti, ha dei compiti molto precisi da rispettare per far sì che si arrivi al risultato finale: in primis occorre trasformare un progetto creativo, che si riceve solitamente dal cliente, in un file esecutivo pronto per la produzione. Successivamente, si passa alla realizzazione delle lastre per la stampa ovvero delle matrici in alluminio sulle quali viene incisa la grafica, colore per colore di un determinato lavoro e che, una volta montate sulla macchina da stampa, consentono l’avvio del processo di produzione. Si inizia quindi con la creazione del file esecutivo che consiste nell’applicare al file del progetto tutte le caratteristiche che servono per la produzione. In questa fase spesso capita di dover apportare delle modifiche richieste dal cliente e che hanno a che fare con il contenuto del file, come ad esempio dei testi che necessitano di essere aggiornati a causa di cambiamenti normativi. Una volta ultimata la preparazione del file, si passa alla successiva fase di approvazione che consiste nell’invio al cliente di una copia del file che verrà utilizzato per la produzione. Se tutto è stato fatto correttamente, previa approvazione scritta da parte del cliente, si procede alla fase successiva, avendo cura di archiviare l’approvazione in specifiche cartelle organizzate anno per anno. Si procederà poi alla composizione del foglio di stampa e alla produzione delle lastre: dopo aver ricevuto l’ordine e di conseguenza la commessa di lavorazione preparata dall’ufficio tecnico, si passa alla fase di composizione del foglio di stampa. Questa fase consiste nel disporre i soggetti sul foglio di carta o cartone di un determinato formato, scelto in fase di preparazione della commessa, facendo attenzione a ridurre il più possibili gli sprechi.
“Dico sempre che la sfida di chi fa questo lavoro è trovare l’ordine in questo disordine, citando un pezzo della canzone Logico di Cesare Cremonini – afferma Federico Fabbiani, Responsabile Ufficio Grafico dell’azienda cartotecnica Arti Grafiche Reggiani-. Dalla fase di pre-stampa dipende la riuscita di tutte le fasi successive, quindi, anche una piccola dimenticanza può creare un danno importante. L’ordine mentale è una caratteristica fondamentale per chi vuole intraprendere la carriera di operatore di pre-stampa”. Attenzione al dettaglio e cura nella gestione dei file per semplificare le fasi successive, ma non solo. Anche la passione per questo lavoro gioca un ruolo fondamentale: “Mi sono innamorato di questa fase di lavorazione quando ero un bambino- racconta Federico Fabbiani-. Nelle giornate in cui non ero impegnato a scuola accompagnavo mio padre a lavoro e rimanevo incantato nell’osservare i ragazzi che lavoravano con delle pellicole fotografiche in una vera e propria camera oscura. Ogni pellicola rappresentava una parte di un determinato soggetto che veniva ripetuto diverse volte sul formato scelto. Una volta terminata questa fase di montaggio, si procedeva alla sovrapposizione sulla lastra e all’esposizione ai raggi UV in un particolare macchinario chiamato Bromografo”. Con il passare degli anni, poi, le pellicole sono diventate dei file e il Bromografo è diventato un CTP (Computer To Plate), permettendo di soddisfare le esigenze di un mercato che è cambiato radicalmente. “La tecnologia ha aiutato tantissimo l’evoluzione di questa fase di lavorazione, basti pensare che qualche decennio fa le etichette dei succhi di frutta erano praticamente solo Pera, Pesca e Albicocca- ricorda Federico Fabbiani-. Oggi ne abbiamo infinite varietà che sono in continua evoluzione per via delle normative che cambiano e delle novità che il marketing lancia continuamente sul mercato. La tecnologia ha fatto tanto e continuerà a farlo, contribuendo a semplificare le varie fasi in favore di una sempre maggiore esattezza ed efficienza. Forse l’attività in sé è meno romantica di quella di una volta, quando c’erano le pellicole, ma ogni mattina quando entro nel mio ufficio, mi sembra di riconoscere ancora quel profumo particolare che amavo da bambino e che aveva a che fare con gli inchiostri e la stampa”.
Articolo a cura di Elena Puglisi