Verso un futuro sostenibile con più certificazioni FSC

Arti Grafiche Reggiani registra un aumento esponenziale di richieste. Confermato trend positivo anche a livello nazionale

Verso un futuro sostenibile con più certificazioni FSC

Il 2020, l’anno del COVID-19, ha modificato le nostre abitudini e le modalità di consumo, ma non la richiesta da parte del consumatore finale di maggiore sostenibilità. Potendo scegliere tra più prodotti, i consumatori prediligono sempre più quelli certificati FSC perché in questo modo contribuiscono attivamente ad una migliore gestione delle foreste in tutto il mondo. Tra le realtà produttive che hanno creduto in questo sistema virtuoso, c’è anche Arti Grafiche Reggiani: l’azienda cartotecnica bolognese infatti ha voluto scommettere su questa certificazione, dimostrando che il rispetto per l’ambiente non può prescindere da una gestione responsabile delle risorse. Un investimento per il futuro che ha già dato i suoi frutti. 

Negli ultimi cinque anni, l’azienda Arti Grafiche Reggiani registrava in media 4 o 5 commesse FSC all’anno, ma nel 2020 c’è stato un vero e proprio boom di richieste, arrivate a quota 150. Un numero che nel 2021, se questo trend positivo di crescita dovesse essere confermato, potrebbe addirittura essere raddoppiato se non addirittura triplicato. Tra i settori maggiormente interessati alla certificazione FSC ci sono principalmente l'alimentare, ma anche il mondo della detergenza, dei giochi per bambini e del tempo libero.

ANCHE I DATI NAZIONALI PARLANO DI UNA CRESCITA NEL 2020

IL 2020 ha fatto registrare dei segni meno in diversi settori produttivi compreso quello della filiera della carta grafica, ma non nel campo del packaging e delle certificazioni FSC. L’anno della pandemia globale ha portato molti cittadini a riflettere sulla relazione tra risorse e consumi. Nell’ultimo rapporto diffuso dall’ufficio nazionale del Forest Stewardship Council Italia, che ogni anno pubblica un breve report relativo alla certificazione FSC nel nostro Paese, si legge che “la consapevolezza sul ruolo determinante degli ecosistemi degradati nella nascita e diffusione di patogeni altamente trasmissibili ha fatto sì che, accanto alla paura, crescesse la volontà di cittadini e imprese di contribuire ancora di più alla conservazione delle foreste e degli habitat naturali mondiali, attraverso l’uso di materie prime di origine sostenibile”. Nel 2020 quindi oltre ad un rinnovato interesse negli investimenti in soluzioni forest-based, anche il ruolo del packaging si è orientato verso soluzioni sicure, ma ecologicamente valide: all’aumentare dei volumi impiegati, è corrisposto anche un aumento dell’impiego di materia prima FSC.

Nel 2019 il settore del packaging si era concluso con 135 nuovi certificati, consolidando il trend positivo registrato nell’anno precedente e confermando l’Italia come leader europeo per numero di certificati di filiera FSC (2.558). Nonostante le difficoltà, anche il 2020 ha confermato l’espansione del mercato di prodotti certificati FSC, mantenendo il nostro Paese in vetta alla classifica europea e seconda a livello mondiale. Dall’ultimo report 2020 emerge che le aziende con certificati attivi di Catena di Custodia (CoC) sono 2.831, su un totale di oltre 3.500 siti produttivi coinvolti: tra queste i settori della carta stampata e del packaging continuino a farla da padrone per numero di certificati. 


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