Etichettatura ambientale: una priorità

Gli obblighi in materia di etichettatura ambientale previsti dalla Ue

Etichettatura ambientale: una priorità

Non c’è più tempo per adempiere agli obblighi di etichettatura ambientali disposti dall’Unione Europea. Dal primo gennaio 2021 su tutti gli imballaggi i produttori devono indicare la codifica alfa-numerica prevista dalla decisione 97/129/CE. L’obiettivo delle nuove regole in materia di etichettatura ambientale, come hanno specificato le istituzioni europee, è quello di “facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi”. E per chi non adempie agli obblighi è prevista una sanzione: l’articolo 261 comma 3 del d.lgs. 152/06 come opportunamente aggiornato prevede che a chiunque metta sul mercato imballaggi privi dei requisiti di etichettatura sia applicata una sanzione amministrativa. 

COME ADEMPIERE AGLI OBBLIGHI

L’etichettatura ambientale può essere apposta, stampata o impressa direttamente sul packaging oppure su un supporto (es. etichetta aggiuntiva). Qualora il prodotto sia venduto invece con bugiardino, o con le istruzioni d’uso, l’etichettatura ambientale può essere riportata su questo tipo di supporto. Ai fini della corretta codifica dei materiali di imballaggio, si ritiene che, qualora il peso del/i materiale/i secondario/i sia inferiore al 5% del peso totale del pack, esso sia considerato alla stregua di un imballaggio monomateriale ed etichettato in funzione del materiale prevalente in termini di peso. Qualora l’imballaggio sia trattato con altri materiali quali ad esempio colle, adesivi o inchiostri è sempre da considerarsi monomateriale. Si ricorda il sistema di abbreviazione per la carta ed il cartone: Carta PAP 22, Cartoncino non ondulato PAP21, Cartone ondulato PAP 20.

Questa esplicita codifica alfa-numerica, che deve essere visibile sul packaging, ha creato qualche difficoltà agli utilizzatori del packaging che devono predisporre un apposito spazio sulla confezione da dedicare ad essa. A tal proposito in uno degli ultimi pareri, la Commissione europea caldeggia il ricorso a soluzioni digitali per assolvere questo obbligo di etichettatura ambientale: questa soluzione è stata riconosciuta come una strada in grado di risolvere problemi di dimensioni e spazio, che, al contrario, potrebbero portare invece le aziende ad utilizzare più materia prima per avere maggiore spazio a disposizione sui cui apporre la codifica. Questo atteggiamento infatti andrebbe di fatto in direzione contraria alle politiche di prevenzione che mirano invece ad evitare inutili sprechi.

INDICAZIONI UTILI 

L’etichettatura di queste unità di vendita è definita dall’utilizzatore dell’imballaggio che sceglie i contenuti, la forma e ne approva il layout da stampare e /o riprodurre sul packaging. Chi si occupa della grafica e della forma dell’etichettatura ambientale ha libertà di scelta sullo stile grafico, ma si raccomanda di fare riferimento al regolamento UE116972011 art.13 nell’ambito del quale si prevede che le informazioni siano riportate sul pack in caratteri la cui parte mediana (altezza della “x” minuscola) sia pari o superiore a 1,2 mm. Per la scelta dei colori CONAI indica come linea la UNI11686 sulla Waste Visual Elements che considera per la carta, il colore BLU.


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