55 anni di amore per l'arte grafica

Storia di un’azienda che non smette mai di crescere e innovare

55 anni di amore per l'arte grafica

L’azienda cartotecnica Arti Grafiche Reggiani nasce nel 1967 a San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna. Tra i soci fondatori c’era Guido Fabbiani: abile stampatore che amava sperimentare con le proprie macchine, trasformando quello che a tutti appariva come il frutto di un normale lavoro manuale in una vera opera d’arte. Un tempo, stampare su carta o su altri materiali era un’operazione tutt’altro che semplice, specie senza le moderne tecnologie e l’ausilio di macchine automatiche. Regolare e preparare le attrezzature per la stampa era un’arte: la capacità e la conoscenza di chi si occupava di effettuare le varie operazioni faceva la differenza e il risultato finale era tutt’altro che scontato.

Guido Fabbiani lo sapeva bene ed è per questo che amava sperimentare e reinventarsi continuamente per aumentare precisione, qualità e produttività: del resto lui conosceva bene i rischi del mestiere e anche le esigenze dei clienti.  

Il sogno di fare della cartotecnica la sua passione e il suo lavoro risale forse all’età dell’adolescenza, quando a 14 anni faceva il fattorino e portava in bicicletta fino a Bologna le scatole del celebre marchio Majani, tutt’ora fra i clienti storici dell’azienda. Vedere l’inchiostro imprimersi sulla carta e pensare di poter contribuire a realizzare quei piccoli oggetti così ben rifiniti muoveva in lui una curiosità inedita che inizialmente lo portò ad apprendere il mestiere e poi ad apportare migliorie alle proprie macchine, brevettando addirittura una fustellatrice.

Tra gli anni ’80 e ’90 entrano in azienda anche i figli Fabrizio e Fabia: lui per primo, iniziando subito a familiarizzare con le macchine per la stampa, lei in un secondo momento nell’ufficio amministrativo. Le loro idee fresche e innovative non sempre trovano spazio in quello che era un mondo del lavoro ancora molto tradizionale, ma affiancare il loro papà, che in quella fase era il titolare dell’azienda, e poter imparare sul campo è fondamentale per entrambi. Nel 2001 poi entra in azienda anche il terzo genito Federico nel ruolo di macchinista.       

“Ricordo che negli anni ‘90 avevo appena vinto un concorso pubblico quando ci fu l’opportunità per me di entrare in azienda – racconta Fabia Fabbiani -. Non ho avuto dubbi sulla scelta che mi trovavo di fronte perché per me l’azienda è il luogo della mia infanzia, dove sono cresciuta insieme ai miei fratelli, dove c’è quell’inconfondibile profumo di carta e inchiostro e dove mi divertivo a vedere il mio papà fare dei lavoretti con le macchine litografiche o stampare le prime figurine Panini o realizzare dei piccoli capolavori stampati su seta. Non abbiamo mai avuto nessuna pressione ad intraprendere questo mestiere, ma come dico sempre è una passione di famiglia e si può dire che stampiamo dall’età della pietra”.

Nel 2003 però l’improvvisa scomparsa del papà Guido lascia Fabrizio, Fabia e Federico con un grande vuoto e la responsabilità di mandare avanti l’attività. Si ritrovano da un giorno all’altro a prendere in mano le redini e a dover dimostrare a clienti e fornitori di essere degni eredi. In questa fase delicata l’esperienza di Fabrizio è fondamentale: gli anni trascorsi a lavorare sulle macchine gli hanno permesso di conoscere non solo le tecnicità e il processo di produzione, ma anche i tempi e la fattibilità di certe lavorazioni. L’avanzare della tecnologia consente poi alla famiglia di innovare anno dopo anno, aumentando la produttività e riducendo i tempi morti. Poi nel 2005 un altro passo importante: i tre fratelli decidono di internalizzare una fase importantissima del ciclo produttivo che consente loro di ridurre i costi e garantire maggiore affidabilità e riservatezza al cliente. Nasce il reparto della pre-stampa per la gestione, conservazione e modifica dei file e la sinergia venutasi a creare permette ora ad Arti Grafiche Reggiani di garantire un servizio completo e affidabile che va dal progetto iniziale fino alla realizzazione del prodotto finale.

L’eredità più grande? La capacità di guardare avanti e non rinunciare mai a nuove idee per continuare a migliorare giorno dopo giorno. 

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