Contributo Conai carta e cartone più che dimezzato

La riduzione dal 1° luglio e dal 2022 novità in tema di diversificazione contributiva

Contributo Conai carta e cartone più che dimezzato

Dal 1° luglio 2021 il contributo ambientale CONAI per tutti gli imballaggi in carta e cartone verrà ridotto di oltre il 50%: il contributo base passerà infatti da 55 EUR/tonnellata a 25 EUR/tonnellata. Il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di packaging è di oltre 135 milioni di euro, su un immesso al consumo pari a 4,5 milioni di tonnellate. Questa variazione è dovuta soprattutto all’aumento dei valori di mercato della materia prima seconda: all’inizio del 2021 le quotazioni della carta ottenuta con il macero sono aumentate significativamente con aumento conseguente dei ricavi consortili da vendita dei maceri.

Sempre a partire dal 1° luglio 2021, cambierà anche il Contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) che passerà da 107,00 a 101,00 EUR/tonnellata. Resteranno invece invariate le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in EUR) per i prodotti alimentari imballati (0,20%) e per i prodotti non alimentari imballati (0,10%). Per i poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi, invece, il contributo ambientale si ridurrà da 75 EUR/tonnellata a 45 EUR/tonnellata, essendo rimasto invariato il contributo aggiuntivo di 20 EUR/tonnellata.

NEL 2022 4 FASCE PER LA DIVERSIFICAZIONE CONTRIBUTIVA PER GLI ALTRI IMBALLAGGI POLIACCOPPIATI

Dopo aver agito nel 2018 sui poliaccoppiati per liquidi, CONAI prosegue nel percorso di diversificazione del contributo per gli imballaggi compositi – o poliaccoppiati – con prevalenza di carta e cartone, per correlare il CAC alla loro effettiva riciclabilità e ai loro impatti ambientali. Il Consorzio ha optato per una nuova diversificazione contributiva istituita per quattro diverse tipologie di imballaggi compositi a prevalenza carta, diversi da quelli per liquidi.

Le prime due tipologie, A e B, con una componente carta superiore o uguale rispettivamente al 90 e all’80%, pagheranno il CAC carta (dal 1° luglio 2021 ridotto a 25 EUR/tonnellata) e non sarà applicato loro nessun contributo aggiuntivo. Per la tipologia C invece in cui la componente carta è superiore o uguale al 60% e inferiore all’80% si pagherà un extra-CAC di 110 EUR/tonnellata. Le operazioni di riciclo di questi imballaggi sono complesse e onerose: su 100 kg di imballaggi, più di 60 kg diventano scarto non riciclabile allo stato delle tecnologie attuali. Infine la quarta tipologia, D, è quella degli imballaggi compositi in cui la componente carta è inferiore al 60%: una percentuale che compromette la riciclabilità dell’imballaggio, annullandola, con ovvie conseguenze di impatto ambientale. Nel processo di riciclo, infatti, 100 kg di questi imballaggi producono più di 85 kg di scarto secco e quasi 150 kg di scarto bagnato da smaltire in discarica, dopo aver consumato acqua ed energia elettrica. Per questi imballaggi il contributo extra sarà pertanto di 240 EUR/tonnellata. Rientreranno in fascia D anche quegli imballaggi la cui componente carta non verrà esplicitata.

 

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